Arachidi – Valori nutrizionali e allergie

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Le arachidi sono dei semi di origine brasiliana che nascono da una pianta erbosa (arachide), appartenente alla famiglia delle Fabaceae. Dal punto di vista nutrizionale vantano interessanti caratteristiche, in quanto hanno un ottimo contenuto proteico ed un alto livello di amminoacidi. I semi di arachide sono anche ricchi di zinco, magnesio, fosforo, potassio, manganese e rame. Il loro gusto pieno e avvolgente è perfetto per accompagnare cocktails e aperitivi di vario tipo, ma essendo ricche di lipidi e sale risultano deleterie per chi soffre di ipertensione o segue diete dimagranti. 

Nonostante siano un cibo con valori nutrizionali soddisfacenti infatti, non sono pienamente compatibili con chi desidera seguire un’alimentazione ipocalorica, tuttavia possono esserlo se assunte in piccole dosi. È importante però sapere che esiste l’allergia arachidi, pertanto se dopo averle mangiate si percepisce una sensazione di malessere è bene rivolgersi subito ad un medico o allertare i soccorsi sanitari. 

Allergie alle arachidi – Sintomi, rimedi e cure

Il consumo di arachidi da parte di chi è allergico a questi semi, scatena delle reazioni piuttosto negative verso due proteine contenute in esse. Tali sintomi possono andare dall’asma, all’orticaria, ai disturbi gastrointestinali fino a delle reazioni anafilattiche (nel peggiore dei casi) che se non trattate farmacologicamente, possono indurre ad uno stato di shock, causando addirittura la morte. 

Come succede per la maggior parte delle allergie, anche in questo caso è opportuno prevenire ogni reazione avversa escludendo le arachidi dall’alimentazione giornaliera (anche i derivati). Sarà interessante sapere però che gli oli e i grassi da condimento a base di arachidi, nella maggior parte dei soggetti allergici sono innocui. Per quanto riguarda i rimedi utili per ridurre le reazioni allergiche, è possibile citare invece l’immunoterapia orale, la quercetina, l’assunzione di probiotici, gli integratori multivitaminici e la bromelina, un portentoso agente antinfiammatorio e anti-gonfiore.

Riconoscere uno shock anafilattico

Intervenire in maniera tempestiva su una reazione allergica molto grave è possibile solo se si è in grado di riconoscere uno shock anafilattico. Quest’ultimo si manifesta solo in particolari circostanze ed i segnali lanciati, se trattati in tempo, danno modo di arrestare l’innesco di una serie di eventi emodinamici. 

Il quadro sintomatologico prevede manifestazioni ben precise, come ad esempio:

  • Calo pressorio e tachicardia
  • Pallore
  • Orticaria
  • Sudorazione profusa
  • Vertigini
  • Senso di ansia e angoscia
  • Raucedine
  • Abbassamento della voce e afonia
  • Tosse secca 
  • Angioedema delle vie aeree superiori
  • Broncospasmo
  • Cianosi
  • Collasso circolatorio
  • Perdita di coscienza  
  • Molti altri sintomi che possono accompagnare o sostituire quelli sopra indicati

Tutti questi segnali, se presenti, devono lanciare un chiaro messaggio di allarme, così da richiedere una rapida somministrazione dell’allergene, l’unico capace di riportare alla normalità i parametri vitali

Ecco quindi che se si ha la sensazione di trovarsi davanti ad uno shock anafilattico è importante non indugiare, e chiamare immediatamente un’ambulanza o un medico. Chi ha in casa un soggetto con comprovata allergia alle arachidi inoltre, è bene che conosca a grandi linee gli interventi da porre in essere.

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Marco in cucina

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